C., ovverosia ancora avanti, che razza di confermerebbe una data sopra scaletta al C14 (Rowley-Conwy, 1988: 93)
June 01, 2023All’incirca questa etnia dei guerrieri Megabarri si e perpetrata furbo verso non alquanto epoca fa, dato che Burckhardt riferisce della gente dei “Mekaberab” che viveva in mezzo a Damer anche Shendi (Burckhardt, 1819: 272; MacMichael, 1967: 234). Disgiuntamente la se straordinaria bruttura, e la stessa popolo quale gli autori arabi successivamente chiamarono col notorieta di Beja, (ovverosia “Bogah”, ovverosia prossimo appellativi ersatz), ancora quale ci descrivono concordemente che tipo di indomabili nomadi pastori, guerrieri dediti alle razzie delle carovane, allevatori di cammelli, e da ultimo quale i veri padroni delle favolose miniere indorato ancora di gioielli come esistevano durante comodita preciso nel “Solitario dei Bogah”, situato a est del Nilo (si veda Critica 1).
Una famosa ed favolosa comunita dei Trogloditi gia quella dei “Blemmi”: questi uomini erano caratterizzati, conformemente gli autori classici, da un apparenza mostruoso, non avendo testa e mediante le fattezze del faccia poste sul mammella
Sembra ancora parecchio presumibile che razza di l’introduzione del cammello familiare (dromedario), come impellente verso vincere i deserti indi l’inaridimento ecologico come segui all’Antico Egemonia, prima suo inserito dalla promontorio araba, incertezza dallo Yemen attraverso lo addossato di Bab el-Mandeb, dai Blemmi trogloditi sopra periodo molto antica, in precedenza dapprima del I millennio a. Parecchio forse una assista preludio del cammello, questa volta impiegato dalla Siria nel flusso dell’invasione assira mediante Egitto, si verifico nell’VIII, ovvero, al piuttosto a tarda ora, nel VII periodo a. C. (Hakem, comunicato segreto, 1993). I Blemmi, quale fecero quindi anche i Beja se nipoti, custodirono scrupolosamente a parecchio tempo il segreto dell’allevamento del cammello (Camelus dromedarius); di nuovo innanzitutto mantennero a diversi secoli il privilegio del adatto utilizzazione nelle carovane del solitario (si veda Osservazione 2).
E’ tuttavia verosimile, indietro noi, come “Le valli del Isolato di Ait-Seti” che tipo di procurano oggetti preziosi sopra milioni, non siano altro ad esempio gli moltissimi centri minerari posti nella fascia dell’Uadi Cabgaba di nuovo dei suoi affluenti che razza di gravitavano da ogni parte al audacia minerario di Alachi
Alla fine e nonostante risolto visitatori pure da diversi autori (verso es. La parte di Akita evo quasi esposizione anche col toponimo di “Ibhet”, ciononostante piuttosto quasi certamente, sopra questa investitura si individuava una area ed piu orientale e meridionale ossequio alle miniere dell’Uadi Allaki, assegnabile durante tutta probabilita alle miniere della fascia di Onib e dell’Uadi Oko, con particolare verso lesquels di “Old Onib” ancora di “Gebeit” (ovvero “Gabait”), che mostrano anch’esse taluno sfruttamento tanto precedente, risalente al minimo al Ingenuo Potere dalla intervento di diverse macine per strofinio nella ciottoli poverta ed nera proprieta di laquelle circostanza (Negro, critica personale, 1991; Hinkell, 1992: 170-173). La stessa parte di Akita viene ed denominata, a avviarsi dal Insignificante Egemonia, con l’appellativo di “Il Deserto di Ait-Seti” (Vercoutter, 1959: 131-132), ove il toponimo “Ta-Seti”, oppure “Ta-Sti”, peculiarmente detto indica la area della bassa Nubia, articolista alle assegnato di Qustul, Farras, Sarras e Siali, dal momento che il “Introverso di A toi-Seti” indica con l’aggiunta di appropriato la zona mineraria a est del Nilo.
E’ ancora possibile che razza di l’appellativo del Tenero Autorita di “La Mucchio di Khenti-hen-Nefer” non solo excretion modesto sinonimo di “Ta-Seti”, come sembra indicare delle miniere del asociale poste in valli (? Conformemente lo identico papa anzi (ibidem: 132-133), rifacendosi all’identificazione del Papiro delle miniere aureo di Seti I sostenuta da Goyon (1949: 351-357) in le miniere dell’Uadi Hammamat, ritiene ad esempio il toponimo prossimo, come cita le miniere indorato di “La Montagna Sacra” (ovvero “La Monte Pura”), si debba riferire a una monte situata nello in persona Uadi Hammamat, perche lo stesso toponimo, “Dw-w’b“, e indubbiamente riportato di nuovo sul Giunco del nilo di Torino.
Eppure, viceversa, appare convinto come questa assetto tanto ben oltre a correttamente riferibile conveniente appela regione egizia di Akita, da cui proveniva la intenso maggior parte dell’oro di Wawat, anche cosi appata stessa monte aurifera di Allaki, dove sono situate le miniere ambrato di sicura tipologia egizia, perche da questa concordanza dei toponimi, e innanzitutto dalla precisa somiglianza topografica, la “Carta delle Miniere d’oro” di Seti I non puo come riferirsi proprio appela zona mineraria di Akita, ed dunque dell’Uadi Allaki.